Care Madri, Sorelle e membri delle Comunità
Il nostro 250° anno giubilare sta volando molto velocemente e ora ci troviamo a tre mesi dalla fine! L’anno scorso, all’inizio del nostro Giubileo, ho suggerito nella Lettera circolare n. 14 di fare del nostro anniversario l’inizio di un nuovo impegno per una riflessione continua sulle nostre Costituzioni aggiornate che sono per noi un dono profetico dalla Chiesa in questi tempi. Ciò è molto importante perché ci viene detto nel n. 185 che le Costituzioni aggiornate sono:
l’espressione della nostra spiritualità [per questi tempi nuovi] e che queste norme «ordinano ovunque la vita delle Monache Passioniste secondo lo spirito di San Paolo della Croce»
e che sono uno strumento per “l’unità di spirito” tra i nostri monasteri nel mondo.
Non ci può essere autentica “unità di spirito” e nessuna vera “comunione” tra i nostri monasteri in tutto il mondo se non prendiamo le nostre Costituzioni come espressione della volontà di Dio per noi e ci sforziamo con amore di impregnarci del loro spirito e di ordinare la nostra vita secondo il loro contenuto. Certo, non mi riferisco a una vita rigida e aspra secondo la “lettera della legge” che dà origine a sensi di colpa e paure nevrotiche. Parlo invece dello spirito sempre giovane di una sposa profondamente innamorata del suo Divino Sposo Crocifisso: «Chi mi ama, osserverà la mia parola» (Gv 14,23).
Madri e Sorelle, poiché presto inizierà il tempo di Quaresima, vorrei suggerire di utilizzare la Quaresima come tempo di “ritiro e rinnovamento passionista”. Forse potremmo dedicare un’attenzione speciale ai numeri 3 e 4 delle nostre Costituzioni, dove è posta davanti a noi una vera missione “Passionista”. Sarebbe molto stimolante e “formativo” se ogni sorella della comunità condividesse con le altre i suoi pensieri su questi paragrafi e ciò che ha un significato speciale per lei, ad esempio:
Che cosa significa in realtà consacrarsi totalmente al mistero della Redenzione?
Cos’è la follia della croce e quali sono le vie per avanzare nella conoscenza di questo mistero?
Come ci si impegna in una contemplazione incessante del mistero pasquale di Gesù?