Sr. Maria Agnese di Gesù Bambino

Il 31 marzo Madre Agnese di Gesù Bambino  (Antonietta D’Amato) ha lasciato questo mondo per trasferirsi definitivamente in cielo tanto da lei desiderato negli ultimi mesi dall’aggravarsi dela sua malattia.

Ma chi era Madre Agnese?

Madre Agnese nasce a Mondragone il 15 febbraio 1936 Ancora adolescente sente la chiamata a consacrarsi al Signore.

“Ero, scrive lei, una ragazza come tutte quante le altre: vanitosa, attaccata ai valori umani, esternamente tranquilla vivace, sempre a capo di iniziative di divertimento ma dentro un po’ inquieta perché aspiravo a cose più grandi di me.

Ma una sera mentre cercavo di dormire, nel silenzio della notte,  una voce forte e insistente parla al mio cuore: “ tu sarai monaca”.”Era  la chiamata del Signore, come un fulmine a ciel sereno. Inizialmente si ribella, e per non sentire quella voce si immerge sempre più nel frastuono mondano ma il suo cuore è inquieto poi pia piano si arrende e  la pace invade il suo cuore.

 Consigliata da una amica che conosce il monastero delle passioniste di Vignanello VT comincia a tempestare di lettere la superiora del monastero finchè non ottiene la sua risposta favorevole.

A 15 anni il 28 aprile 1951entra nel monastero  delle Passioniste di Vignanello.

L’inizio è duro; la sua vivacità contrasta con il clima di silenzio orante del monastero e non è da tutte bene accolta tanto che qualcuna le ripete che per le farfalle non c’è posto in monastero e rischia di essere mandata a casa, ma, lei è decisa.  Difesa e sostenuta dalla maestra che la amava di particolare amore va avanti “e lo devo a lei, scrive, se oggi sono felice ed ogni giorno sempre più felice. Attraverso la durezza delle prime prove, le difficoltà del nuovo ambiente, sperimentai la soavità ineffabile della mia totale appatenenza a Gesù Crocifisso; non ebbi più paura di nulla”.

Il 29 settembre 1952  indossa  l’abito passionista e comincia il periodo di prova del noviziato.

 Il 4 ottobre 1953 fa la prima professione  e Il 4 ottobbre 1957  la Professione perpetua

La sua vita è ormai tutta donata e gode di una grande pace.

Con la professione perpetua la sua vita prende il volo, Sempre disponibile all’aiuto delle sorelle e spesso, come lei stessa raccontava viene chiamata a fare il tappa buchi in qualsiasi ufficio veniva a mancare l’incaricata.

In seguito svolgerà anche il ruolo di maestra delle novizie, consigliera e superiora.

Nei suoi appunti- propositi si legge: “voglio che la mia vita sia come una candela che si consuma per amore di Dio e della Madonna. Voglio Gesù solo, vedere  lui in ogni avvenimento, in ogni sorella, amare e servire lui solo.

Voglio che la mia anima sia sensibile  alla sua parola come le corde di un’arpa che al minimo tocco vibrano.

 E il Signore continua a scrivere la sua storia d’amore e dopo 40 anni di vita religiosa  nel 1992 le chiede di andare in Indonesia a fondare un monastero, a preparare il nido alle colombe  indonesiane che già erano in Italia per la formazione. Anche lì, “scrive nei suoi appunti, l’inizio è stato duro, ho sofferto molto nel lasciare la mia comunità che era diventa più che la mia famiglia ma, anche quì ha agito il Signore. All’inizio non provavo soddisfazione in niente, tutto mi sembrava avverso poi il Signore mi ha fatto così innamorato di quell’angolo di mondo che tutto mi sembrava stupendo”. Rimane in Indonesia 12  e quando per motivi di salute è costretta a rimanere in Italia è un grande sacrificio per lei. Torna col corpo come lei dice il suo cuore è là in quel monastero  che ormai pullula di giovani a cui lei ha fatto da mamma e ha donato tutto.

Nel 2017 è stata operata per una tetraparesi da mielopatia compressiva cervicale che la stava conducendo ad una paralisi progressia.

Nonostante i limiti di salute ha continuato a farsi dono e ad aiutare dove vedeva il bisogno mai tralasciando la preghiera. Il suo posto preferito era il coro.

 Negli ultimi tempi si muoveva con il deambulatore e poi non riuscendo più a camminare con la sedia a rotelle  e infine si è allettata.

Tutto accettava e offriva al Signore l’amore che largamente aveva donato le è stato ricambiato dalle sue figlie indonesiane che con tanto amore l’hanno assistita e anche quelle residenti in altri monasteri sono venute a salutarla.

Il 31 marzo u.sc. alla sorella che l’assisteva ha detto di chiamare la superiora e dopo un quarto d’ora circa si è dolcemente addormentata nel Signore..

Nel 2022 rivolta alla Madonna scriveva: Voglio che questanno il 70° di vita religiosa sia l’anno più bello della mia vita, un anno di recupero per dirti tutto il mio amore e prepararmi ale nozze eterne a cui tu mano nella mano mi accompagnerai. 

E pensiamo che questo sia avvenuto.

Monache Passioniste di Vignanello – IT