Nacque a San Rocco al Porto, in provincia di Lodi, Italia. I suoi le diedero il nome di Marianna.
Crebbe normalmente, come tanti altri bambini suoi coetanei. Frequentò la scuola dell’obbligo, poi la magistrale, e divenne insegnante.
Di lì a poco, con lo scoppio della seconda guerra mondiale, fu arruolata, come tutti gli impiegati pubblici: il suo compito durante la guerra era la distribuzione del pane. Ogni mattina, la gente, mostrando la tessera del pane, veniva a prendere la propria razione.
Finita la guerra, un giorno Marianna partecipò ad una missione popolare di un padre passionista nel suo paese. Da quel momento, cresceva la sua vocazione a farsi monaca passionista.
Era molto attiva in azione cattolica prima di entrare in monastero. Suo padre non era favorevole, ma poi diede il permesso a Marianna di entrare in monastero.
Lungo la strada verso il monastero delle Monache Passioniste a Ovada (AL), Marianna vide i segni della distruzione causata dalla II guerra mondiale.
Per salvarsi dai soldati, dovette usare la fede nuziale della sua mamma, morta quando Marianna aveva solo 8 anni.
San Rocco dista da Ovada circa 300 km, ma, subito dopo la guerra, gli spostamenti erano difficili. E così, accompagnata da suo padre, arrivò al monastero che era già notte, e le monache li accolsero con tanta gioia. Marianna era molto felice di essere arrivata al monastero. Quel giorno era il 25 marzo 1946.
Due anni dopo, il 16 febbraio 1948, Marianna fece la professione temporanea, assumendo il nome religioso, Sr. Matilde della Passione. E altri tre anni dopo, il 16 febbraio 1951, fece la professione perpetua.
Ha seguito Gesù con tanta gioia e slancio. Spesso infatti diceva di sentirsi come se fosse al primo giorno di vita in monastero, perché Dio è una eterna novità.
Durante i suoi tanti anni nel monastero di Ovada, ha coperto vari incarichi, come archivista, maestra delle novizie e superiora: è stata eletta più di una volta. E ha svolto i vari incarichi con slancio e dedizione.
Ieri, alle 18.50 dell’11 dicembre 2023, Madre Matilde ha finito il suo lungo pellegrinaggio terreno. Aveva 103 anni, 3 mesi e 8 giorni. Ha concluso la sua buona battaglia, ha conservato la fede e ora gode il premio della gioia senza fine, come dice San Paolo Apostolo.
Dall’eterna dimora dove Gesù, Giuseppe e Maria le fanno compagnia, lei preghi per noi, per i suoi familiari per la città di Ovada, le Consorelle di Ovada, e per il cammino della nostra Congregazione e della Chiesa universale.